Chiese e Basiliche
Basilica di S. Giovanni in Laterano
Viene definita la cattedrale di Italia e del mondo. Fu fondata da Papa Melchiade,
nelle proprietà dei Plauzi Laterani, donate dall'imperatore Costantino al Pontefice,
insieme con la grande caserma degli equites singulares, sui resti della quale
sorse la Basilica. La chiesa è a 5 navate, fu dedicata prima al Salvatore, più
tardi ai Ss.Giovanni Battista e Evangelista. Fu restaurata da S. Leone Magno e
da Adriano I danneggiata da un terremoto nell'896, fu riedificata da Sergio III
nel 905 e decorata da Nicolò IV nel 1288-1292. Fu rifatta più volte dai pontefici
Urbano V e Gregorio XI, e infine Innocenzo X, in vista del giubileo del 1650,
incaricò il Borromini di rimodernarla completamente.
Basilica di S. Paolo fuori le mura
Viene anche chiamata Basilica Ostiense, la più vasta di Roma dopo S. Pietro.
Dopo Costantino, fu ingrandita da Valentiniano e Teodosio, compiuta poi dal figlio
Onorio. È una basilica a 5 navate, divise da 80 colonne, la più grande chiesa
della Cristianità, prima del moderno S. Pietro. La sua edificazione risale al
IV secolo d.C., sul luogo dove fu sepolto S. Paolo. La basilica presenta un campanile
di 5 piani, i primi 3 a pianta quadrata, il 4 ottagonale e l'ultimo a forma di
tempietto circolare con colonne corinzie, fu eretto da Poletti, in sostituzione
di quello precedente, romanico-gotico, danneggiato, dall'incendio. Interessante
all'interno della basilica il soffitto a lacunari con ricca ornamentazione dorata
su sfondo bianco, e un ciborio di Arnolfo di Cambio, eretto nel 1285, esempio
splendido di arte gotica e sorretto da 4 eleganti colonne di porfido dai capitelli
di marmo dorato, e i mosaici di Pietro Cavallini coevo di Giotto oltre chiaramente
al chiostro cominciato agli inizi del 1200, ad opera dei Vassalletto.
Basilica di San Clemente al Laterano
La chiesa è dedicata a Clemente, terzo pontefice della storia, che secondo la
leggenda dopo esser stato esiliato in Crimea fu gettato nel Mar Nero legato a
un'ancora. La basilica originaria, costruita nel 385, fu distrutta nel 1084 dai
Normanni. Fu riedificata nel 1108 da Pasquale II° sulle due chiese precedenti,
che vennero riportate alla luce nel 1857. Facciata: l'ingresso è formato da un
protiro del XII° secolo, che immette in un quadriportico con colonne ioniche.
La facciata tardo-barocca è opera di Carlo Stefano Fontana; Pianta interna: a
forma basilicale; Navate: tre con absidi; Presbiterio: sopra la cripta si trova
il tabernacolo sostenuto da quattro preziose colonne di pavonazzetto; Catino absidale:
grande mosaico di scuola romana del XII° secolo; Affreschi: Giuseppe Chiari, Masolino
da Panicale.
Basilica di Santa Maria Maggiore
È la quarta delle basiliche patriarcali di Roma, dopo S. Paolo fuori le mura,
S. Pietro e S. Giovanni in Laterano. E' detta anche Liberiana, perché identificata
con una basilica costruita da papa Liberio nel punto indicatogli da una nevicata
estiva, infatti veniva chiamata anche S. Maria della Neve. Fu eretta da papa Sisto
III nel 432, subito dopo il Concilio di Efeso che rivendicò alla Madonna il titolo
di Madre di Dio. Nicolò IV ne rifece l'abside, Clemente X la facciata principale.
Il campanile romanico, del 1377, con cuspide piramide, è il più alto di Roma circa
75 metri. La basilica è a 3 navate, divise da colonne di marmo e granito, con
capitelli ionici, presenta un bellissimo pavimento cosmatesco del XII secolo,
e un soffitto a cassettoni attribuito a Giuliano Sangallo, e dorato, con quello
che è stato il primo oro giunto dall' America in Italia. La basilica conserva
sia memorie antiche, come i suoi celebri mosaici, che moderni come la decorazione
della famosa cappella Paolina, o Borghese.