Roma è meravigliosa e immensa. Era ed è caput mundi. Cosa potrei consigliare
allora ai miei ospiti per sentirsi già qui, al
centro della Città Eterna? Un semplice e straordinario itinerario,
Via del Corso: l’indirizzo della loro suite.
E’ la mia passeggiata preferita, da Piazza Venezia a Piazza del Popolo, dall’Altare della Patria ai capolavori
di Caravaggio. Lungo 1500 metri, rivedo ogni giorno più di 2000 anni di storia.
E sono palazzi meravigliosi, musei, chiese, e naturalmente la strada, il corso,
che ai tempi dell’
imperatore Augusto si chiamava “Via Lata”. Nel 1466 papa Paolo II decise di celebrare la festa
del carnevale, e in particolare la corsa dei cavalli arabi, proprio lungo questa
direttiva, e da allora la strada ha preso il nome, appunto, di
Via del Corso. Nome che è rimasto anche dopo l’abolizione della gara equestre nel 1883.
Posso presentarvi i vostri “vicini di casa”? Intanto, la quinta monumentale di
Piazza Venezia, l’
Altare della Patria: dalla sua terrazza spettacolare si gode un panorama mozzafiato sull’intera
città. Quindi, di fronte sulla sinistra dell’albergo,
Palazzo Bonaparte, maison della madre di Napoleone.
Proseguiamo? Di fronte sulla destra e state già ammirando i capolavori della
Galleria Doria Pamphilj, una delle collezioni d’arte più preziose di Roma. Ancora pochi passi e siete
davanti alla magnifica
Piazza Colonna – dal nome della
Colonna di Marco Aurelio, eretta nel 192 d.C. - e a Palazzo Chigi, sede del governo italiano. Girate
a sinistra e in un attimo arrivate al
Pantheon.
Se invece volete continuare insieme a me, raggiungiamo l’incrocio con
Via Condotti. Un po’ di
shopping o direttamente un caffè al Caffè Greco? Dopo? Va bene. Allora, proseguendo arriviamo
davanti alla straordinaria
Piazza del Popolo. Sulla vostra sinistra il
Caffè Rosati, e chi ama il film “Vacanze Romane” si ricorderà di
Audrey Hepburn e Gregory Peck seduti a questi tavolini. Oltre l’obelisco, invece si alza la
Chiesa di Santa Maria del Popolo: due delle opere più fantastiche di
Caravaggio sono qui. Addesso devo tornare in albergo, ma voi
continuate a godervi lo spettacolo di Roma.
Natalino Gisonna