Ville e Giardini
VILLA BORGHESE
Villa Borghese è il parco cittadino più famoso di Roma. Al suo interno è situata
la Galleria che porta lo stesso nome e nel quale sono esposte alcune opere di
rilievo, dalle sculture di Antonio Canova alle tele di Michelangelo Merisi detto
Caravaggio. Poco più a sud, davanti a Piazza di Siena, dove ogni anno nel mese
di maggio si svolge la competizione ippica di Roma, si trova il museo dedicato
a Pietro Canonica, scultore e compositore nato a Moncalieri nel 1869.
All'entrata del parco di Via Porta Pinciana si possono noleggiare biciclette,
tandem, mountain bikes, mentre sul lago è possibile affittare delle piccole barche.
All'altezza del Galoppatoio si può invece salire sulla mongolfiera elettrica,
dalla quale si ha un'ottima panoramica sul centro storico.
La parte adiacente a Piazza del Popolo, il Pincio, è famosa invece per la sua
panoramica sul Vaticano e Monte Mario. L'itinerario prosegue da Piazzale Flaminio,
all'entrata principale del parco. Nell'adiacente Piazza del Popolo la Chiesa di
S.Maria ospita all'interno un inestimabile patrimonio d'arte, da Caravaggio a
Pinturicchio. Si prosegue da Piazzale Flaminio, prendendo il tram 225, che conduce
al Museo Etrusco e alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna.
VILLA MEDICI
La villa, sede dell'Accademia di Francia, a Trinità dei Monti, fu iniziata nella
seconda metà del '500 e fu acquistata nel 1576 dal cardinale Ferdinando de' Medici.
I giardini che si svilupparono lungo i viali delimitati da alte siepi, sono ornati
da statue, sarcofagi e fontane.
Quando nel '700 era sede dell'ambasciata di Firenze, in occasione di feste si
attivavano splendidi giochi d'acqua. Con l'estinzione dei Medici la villa divenne
proprietà dei regnanti di Toscana e attraverso questi di Napoleone Bonaparte che
ne fece sede dell'Accademia di Francia. Dal 1928 l'edificio, aperto al pubblico,
ospita mostre d'arte.
VILLA DORIA PAMPHILI
La villa, divenuta nel 1971 il più grande parco pubblico della città, è frequentata
dagli appassionati di jogging e dai proprietari di cani. Il nucleo più antico,
al numero 183 di via Aurelia Antica, è l'edificio detto Villa Vecchia, già esistente
quando Panfilo Pamphili l'acquistò nel 1630.
La villa nuova fu realizzata tra il 1644 e il 1652 da Algardi e Grimaldi, quando
era papa Innocenzo X Pamphili. Le sale riccamente affrescate della villa, cui
si accedeva da via Aurelia 111, erano ornate da una collezione di statue, oggi
ai Musei Capitolini. Modifiche e ingrandimenti della villa e nuove costruzioni
si susseguirono fino al XIX secolo. Dopo gli eventi bellici della Repubblica Romana
del 1849, la villa fu unita a villa Corsini e l'ingresso di via di Porta San Pancrazio
divenne quello principale.
VILLA D’ESTE
Villa d'Este, capolavoro del giardino italiano e inserita nella lista UNESCO
del patrimonio mondiale, con l'impressionante concentrazione di fontane, ninfei,
grotte, giochi d'acqua e musiche idrauliche costituisce un modello più volte emulato
nei giardini europei del manierismo e del barocco.
Il giardino va per di più considerato nello straordinario contesto paesaggistico,
artistico e storico di Tivoli, che presenta sia i resti prestigiosi di ville antiche
come Villa Adriana, sia un territorio ricco di forre, caverne e cascate, simbolo
di una guerra millenaria tra pietra e acque. Le imponenti costruzioni e le terrazze
sopra terrazze fanno pensare ai Giardini pensili di Babilonia, una delle meraviglie
del mondo antico, mentre l'adduzione delle acque, con un acquedotto e un traforo
sotto la città, rievoca la sapienza ingegneresca dei romani.
VILLA ADRIANA
La Villa Adriana di Tivoli fu costruita a partire dal 117 a.C. dall'imperatore
Adriano come sua residenza imperiale lontana da Roma, ed è la più importante e
complessa Villa a noi rimasta dell'antichità romana, essendo vasta come e più
di Pompei (almeno 80 ettari).
Entrata nel novero dei Monumenti Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco nel 1999,
Villa Adriana condivide con molti altri celebri siti archeologici il paradosso
di essere nota e scavata da più di cinquecento anni, pur rimanendo in gran parte
sconosciuta nella sua sostanza.
Villa Adriana visse fino alla tarda antichità e, dopo esser stata saccheggiata
da Totila, conobbe lunghi secoli di oblio, durante i quali divenne "Tivoli Vecchio",
ridotta a cava di mattoni e di marmi per la vicina città di Tivoli, importante
sede vescovile. Alla fine del Quattrocento, Biondo Flavio la identificò nuovamente
come la Villa dell'Imperatore Adriano di cui parlava l'Historia Augusta, e nello
stesso periodo Papa Alessandro VI Borgia promosse i primi scavi all'Odeon, durante
i quali vennero scoperte le statue di Muse sedute attualmente al Museo del Prado
di Madrid. La sua fama fu consacrata da Papa Pio II Piccolomini, che la visitò
e descrisse nei suoi Commentarii.